Un percorso a piedi nudi, abbracciata la paura.

Ho abitato per diversi anni in un bosco.

Il Bosco.
Il Bosco e il momento della Nascita di mio figlio mi han portato a comprendere che il cammino che conduce alla conoscenza dell’essenza della propria individualità, alla matrice del proprio essere,
è un pecorso a piedi nudi.
Come gli strati della Terra,
cosi questo percorso chiede di addentrarsi in ogni singolo strato.
Ogni strato, ogni livello ha in sé elementi silenti che aspettano di essere visti, raccolti e assimilati.
Ogni strato conduce ad uno strato ancora più profondo.
In questo cammino il movimento è nuovo, apparentemente sembra non seguire nessuna forma. L’abbandonarsi totalmente a quel movimento fa si che se ne conosca la forma.
Questa forma attinge all’istinto, quello primordiale in cui i Sensi cominciano ad Essere.
L’abbandonarsi totalmente chiede l’abbandono della paura. E questo avviene solo quando vita e morte vengono considerate due forze generate dallo stesso fulcro.
Quando si comprende che ciò che nasce, non finisce ma evolve in qualcos’altro.
Perché ciò che nasce non appartiene alla staticità, ma al movimento.
Niente in Natura è statico.
In questo cammino non esistono cadute, solo cambi di movimento.
Quando la paura la si abbraccia, allora essa ci saluta con un sorriso e il movimento armonioso comincia ad Essere.
Non c’è un tempo, se non quello dato dal movimento stesso.
In questo cammino non esiste verbo, non esiste parametro, non esiste il giusto o sbagliato.
Un cammino in cui se fai una domanda non hai risposta verbale, perché la risposta arriva silente dall’osservazione di ciò che verbo non ha. E per questo devi ‘riprendere’ lo stesso linguaggio.
È un andare a Sentire qual’è il suono del proprio respiro, qual’è il proprio suono primordiale,
liberandolo forse come non mai.
Un cammino in cui non ha accesso nessuno al di là del proprio corpo, della propria mente e della propria anima.
Entrare nei vari strati, lasciarsi assimilare da essi, assimilando gli elementi che si incontrano. Rispettando un Tempo,
che esce da ogni parametro.

Il parto, il viaggio nella nascita chiede lo stesso percorso.
Il Tempo che inizia subito dopo la Nascita chiede lo stesso percorso.

Quando si ‘lascia che Sia’, allora si comincia ad Essere.

Elisa Gellici
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(Ph. Giacomo Favilla)